Il filo che lega due persone
deve essere molto elastico
per non rompersi.
Mogol,
nato 17 agosto 1936, autore.
foto ed esperienze a spasso per le sole montagne modenesi (o quasi)
Il filo che lega due persone
deve essere molto elastico
per non rompersi.
Mogol,
nato 17 agosto 1936, autore.
L’uomo ha raccolto
tutta la saggezza dei suoi predecessori,
e guardate quanto è stupido.
Elias Canetti,
nato 25 luglio 1905, scrittore.
La realtà è il cinque per cento della vita.
L’uomo deve sognare per salvarsi.
Walter Bonatti,
nato 22 giugno 1930, alpinista.
Forse tutta la vita
non è che un sogno continuo,
e il momento della morte
sarà un risveglio improvviso.
Pedro Calderón de la Barca,
morto 25 maggio 1681, drammaturgo.
Ciascuno cambi sé stesso
per cambiare il mondo.
Jiddu Krishnamurti,
nato 11 maggio 1895, filosofo.
L’erbaccia è una pianta
di cui non sono state
ancora scoperte le virtù.
Ralph Waldo Emerson,
morto 27 aprile 1882, filosofo.
Che noia, che barba,
che barba, che noia!
Sandra Mondaini,
nata 1 settembre 1931,
attrice.
Quanto più lontano stanno dagli occhi,
tanto più vicini al cuore sono i sentimenti
che cerchiamo di soffocare e dimenticare.
Paulo Coelho,
nato 24 agosto 1947,
scrittore.
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri.
Lillian Hellman,
morta 30 giugno 1984, scrittrice.
Non vi è nulla che trovi così presto
la via dell’anima come la bellezza.
Joseph Addison,
morto 17 giugno 1719, scrittore.
Oggi più che mai
gli uomini dovrebbero imparare a vivere senza gli oggetti.
Gli oggetti riempiono l’uomo di timore:
più oggetti si hanno più si ha da temere.
Bruce Chatwin,
nato 13 maggio 1940, scrittore.
L’intelligenza di una folla è uguale all’intelligenza del più stupido dei presenti, divisa per il totale dei presenti.
Terry Pratchett,
nato 28 aprile 1948, scrittore.
Quella di oggi è la duecentesima escursione in meno di 5 anni!
Considerando il lockdown e le varie ondate della pandemia COVID, quasi incredibile.
Significa grande passione per i posti dove abbiamo la fortuna di vivere ma anche la fortuna di esserci ritrovati, incontrati, conosciuti.
Grazie a tutti quelli che ci hanno fatto compagnia, anche per una volta sola.
Grazie a quelli che poi, dopo un po’, si sono stancati.
Grazie a quelli che hanno tratto ispirazione dalle nostre piccole avventure.
Grazie per la fatica, per i “ma chi ce lo fa fare”, per i “io non vengo più”, per i “questo è uno dei posti più belli che ci sia”, per i “ne valeva la pena!”.
Grazie per i silenzi, per gli insegnamenti, per le cose serie che ci siamo detti e per le strategie che salveranno il mondo.
Grazie per le cazzate, per le risate e per le prese per il culo.
Grazie per le tagliatelle, i tortelli, i tortellini, i canelloni “che ormai al ristorante non li fanno più”, il gnocco, i gnocchini, il salume, le crescentine, i funghi fritti, il secondo “ma solo se lo dividiamo”, l’acqua “del sindaco”, il vino della casa, quello della cantina, il dolce “anche se non ci sta più”, la grappa morbida e quella “sgarbata”.
Grazie… ci vediamo la prossima…
L’impresa eccezionale,
dammi retta,
è essere normale.
Lucio Dalla,
nato 4 marzo 1943, cantautore.
“Perché scrivi solo cose tristi?”
“Perché quando sono felice, esco.”
Luigi Tenco,
morto 27 gennaio 1967, cantautore.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
Mark Twain,
nato 30 novembre 1835,
scrittore.
La bellezza salverà il mondo.
Fedor Dostoevskij,
nato 11 novembre 1821, scrittore.
Se il vento mi trasporta per niente, perché devo camminare?
John Le Carré,
nato 19 ottobre 1931, scrittore.
Arrivi giusto in tempo per il momento più bello della giornata: quello in cui tu e io diventiamo noi.
Winnie The Pooh,
nato 14 ottobre 1926, orsacchiotto.
Un uomo deve imparare molte cose, e quando non è più in grado di imparare diventa uno qualunque.
Francis Scott Fitzgerald,
nato 24 settembre 1896, scrittore.
Un’oncia di azione vale
quanto una tonnellata di teoria.
Friedrich Engels,
morto 5 agosto 1895, economista, filosofo e politico.
Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per caso.
Tiziano Terzani,
morto 28 luglio 2004, giornalista e scrittore.
Non ho paura della morte, ma di morire.
Indro Montanelli,
morto 22 luglio 2001, giornalista e scrittore.
I pregiudizi e tutte le brutture della vita sono utili perché col tempo si trasformano in qualcosa di utile, come il letame in humus.
Anton Cechov,
morto 15 luglio 1904, scrittore.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.
Mario Rigoni Stern,
morto 16 giugno 2008, scrittore
Cosa desideri dagli altri? Amore? Sostegno? Lealtà? Qualunque cosa desideri, donala tu per primo.
Kriyananda,
nato il 19 maggio 1926, maestro spirituale.
Nessun dolore, nulla da desiderare.
Nulla da invidiare, nulla di cui vergognarsi.
Il male dimenticato.
Insomma, un giorno felice.
Una foto. Da non cancellare.
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La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili.
William Burroughs,
nato il 5 febbraio 1914, scrittore.
Seduti su un muretto.
La nebbia confonde,
amplifica,
sfuma le cose.
Ci puoi mettere dentro quello che vuoi
che sembra vero.
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Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
Marguerite Duras,
morta il 3 novembre 1996, scrittrice e regista.
La prima neve.
Sorprende sempre.
Ti ritrovi felice per essere il primo a calpestarla.
Forse anche il lupo e il capriolo,
questa notte,
hanno provato la stessa cosa…
Poi ognuno di noi è ritornato alla propria realtà…
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Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti.
Dario Fo,
morto il 13 ottobre 2016, drammaturgo, Premio Nobel.
Ecco.
Tieni stretta questa felicità,
fanne scorta,
nascondine un po’ nelle tasche
per ritrovarla… poi.
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Ricordate, la tempesta è una buona opportunità per il pino e per il cipresso per mostrare la loro forza e la loro stabilità.
Ho Chi Minh,
morto il 3 settembre 1969, rivoluzionario e leader politico.
Nell’uomo saggio,
il peso del tempo non spegne la voglia di fare, vedere, amare.
Inesorabilmente, però, il tempo vincerà.
Noi lo sconfiggiamo, ogni giorno, non rimandando nulla a domani.
Poi stiamo qui e guardiamo cosa succede.
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Non piangere quando tramonta il sole,
le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle.
Rabindranath Tagore,
morto il 7 agosto 1941, poeta e premio Nobel.
La nube di un dubbio si addensa
sull’avida corsa che ti porta verso la Cima:
una volta in vetta, se non ci fosse altro
che il perenne susseguirsi di altre fatiche e altre vette,
non è stato forse più saggio il Poeta
che è restato giù, sotto, a fantasticare?
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“Io per vivere rapino banche, e voi?”
John Dillinger,
morto il 22 luglio 1934, criminale.
Salendo al Monte Rondinaio,
ci chiediamo se la ricerca della felicità, della bellezza e dello stare bene
richieda sempre fatica…
Poi sdraiati sull’erba, sotto un maggiociondolo,
scopriamo che anche non pensando a nulla,
ci si può arrivare molto vicini…
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“Amicizia: una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma riservata a una sola quando le acque si fanno difficili.”
Ambrose Bierce,
nato il 24 giugno 1842, scrittore.
Salendo al Monte Giovo, l’azzurro ci pervade.
Tutto sembra esserne ammaliato.
Gli alberi si protendono, i fiori cercano di assorbirlo, le acque lo riflettono.
E’ stato bello, è durato un attimo solo.
Le nuvole sono già qui.
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“Il tuo primo pensiero sia d’unire.”
Ciro Menotti,
morto il 26 maggio 1831, patriota.
Due dei laghi più famosi dell’Appenino Modenese,
nel loro fascino invernale fatto di trasparenze e cascate ghiacciate.
Saliamo dalle Vacchereccie,
ultimo avamposto umano di una vallata pressoché disabitata,
in mezzo a boschi che paiono non finire mai,
per arrivare a godere di un panorama meraviglioso
su Appennino Modenese e Reggiano.
La magia del Lago Santo, del Lago Baccio, delle trote che ti saltano nelle mani e delle montagne che li circondano. Insieme ad ospiti speciali che vengono dalla Spagna e dal Cile.
Il Monte Giovo e la Cima Dell’Omo si difendono dalla nostra invasione ghiacciando i loro accessi. Non ci rimane che lustrarci gli occhi su Appennini, Pianura Padana e Alpi dalla splendida vallata dei Campi di Annibale.
Perché quasi sicuramente, dalle nostre parti, i colori sono stati inventati in ottobre. Forse anche i tortellini.
Salendo a Cima Dell’Omo la nebbia ci avvolge, morbido rifugio per vedere solo quello che si vuole. Nella pentola i nostri pensieri, anche i più fumosi.
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Il dono della vita è così prezioso che dovremmo sentire l’obbligo di ripagare l’Universo per il dono di essere vivi.
Ray Bradbury,
nato il 22 agosto 1920, discorso a Eureka College (1997).
Sulle rive del Lago Baccio onde verdi, blu e rosa si rincorrono. Intanto, più in alto, le montagne ricordano di essere state vulcani, un giorno lontano.
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Il mondo esiste sette miliardi di volte, negli occhi di ogni persona vivente!
Wim Wenders,
nato il 14 agosto 1945, regista.
Sul sentiero tra il Lago Santo, il Lago Baccio e il Lago Turchino la nebbia, gelosa, ci avvolge per nascondere la bellezza dei luoghi. Tra le brume ci pare di scorgere una ballerina danzare.
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Disperare è il più grande dei nostri errori.
Marcel Proust,
nato il 10 luglio 1871, scrittore.
Dal Lago Santo al Monte Giovo, strati di vita si sedimentano su prati smeraldo. In basso, due occhi placidi ci guardano.
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Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.
Lalla Romano,
morta il 26 giugno 2001,
scrittrice e poetessa.
In bilico tra Frignano e Garfagnana.
Sui monti ma la Via Dei Remi ci racconta del mare appena di là dalle Alpi Apuane.
Due farfalle volano in cielo ma ieri erano poco più di vermi sulla terra.
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Per produrre buoni frutti, bisogna mettersi in spalliera; si resta là tutta la vita, le braccia distese, la bocca aperta, per assimilare quel che passa, quello che è intorno a noi, e viverne.
Edgar Degas,
nato il 19 luglio 1834, pittore.
Gli altipiani sotto Cima Dell’Omo trasudano neve che non vuole arrendersi.
I ruscelli la portano al mare, dove saprà ritrovarsi prima dell’inverno che, di sicuro, tornerà.
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Nel viaggio della vita non si danno strade in piano:
sono tutte o salite o discese.
Arturo Graf,
morto il 31 maggio 1913, poeta.
Anche i giorni più tristi avranno un senso.
Tatuaggi invisibili sulla nostra pelle, prima o poi, si compiranno.
E allora le nostre ossa potranno finalmente riposare qui, a Roccapelago.
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Ridere ci avvicina alla grazia di Dio.
Karl Barth,
nato il 10 maggio 1886, teologo.
È troppo presto per sapere chi siamo
e cosa stiamo costruendo.
Lo sapremo tra qualche tempo,
guardando indietro.
Quando sarà ricordo.
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Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Lorenzo Il Magnifico,
morto il 9 aprile 1492, politico e letterato.
Pare proprio che non tutti i sogni possano avverarsi.
Intanto noi cominciamo a viverci
le briciole che si staccano,
per caso, al loro passaggio.
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Limitarsi a vivere non è abbastanza.
C’è bisogno anche del sole, della libertà e di un piccolo fiore.
Hans Christian Andersen,
nato il 2 aprile 1805, scrittore e poeta.