I pregiudizi e tutte le brutture della vita sono utili perché col tempo
si trasformano in qualcosa di utile,
come il letame in humus.
Anton Cechov,
morto 15 luglio 1904, scrittore.
Pranzo: ristorante Colò, Dogana Nuova, Fiumalbo (link).
Itinerario: dal parcheggio del Lago Santo (1502 mt), prendiamo il sentiero 519 e lo percorriamo in direzione Foce a Giovo. Il tratto è abbastanza agevole, inizierà a salire solo quando imbocchiamo il sentiero 517 che ci porta fino al Lago Turchino (1613 mt). Siamo ai piedi del maestoso Monte Rondinaio Lombardo (1825 mt). Da qui prendiamo il sentiero 517A che ci consente di lambire anche il Lago Torbido, oggi piuttosto triste e quasi privo di acqua, per poi inerpicarsi, con una ripida salita, fino alla Finestra del Rondinaio (1841 mt). Qui le nostre vite si dividono per qualche minuto. C’è chi raggiungerà il crinale (sentiero 00 / sentiero E1) e poi, a sinistra, il Monte Rondinaio (1963 mt), attraverso il sentiero 521 e chi invece seguirà la vecchia traccia, più ripida, che arriva direttamente in vetta allo stesso monte. La vista è unica: Appennino Reggiano e Frignano con il suo Monte Cimone sul lato emiliano, sul lato toscano dall’Abetone alle Alpi Apuane che si mostrano in tutta la loro magnificenza. Ripercorriamo per un breve tratto il crinale in direzione contraria fino al Passetto dove incrociamo il sentiero 523 (Alta Via Dei Parchi) che ci porta in basso, nella vallata sovrastata dallo splendido ed unico crinale dell’Altaretto e della Grotta Rosa, fino allo stupendo Lago Baccio (1550 mt). Di qui proseguiamo sempre sul sentiero 523 che ci riporta prima al Lago Santo e poi al parcheggio.
Distanza totale 7.92 km, dislivello 588 mt, tempo impiegato 3 h 35 m
































































