La bellezza salverà il mondo.
Fedor Dostoevskij,
nato 11 novembre 1821,
scrittore.
Pranzo: ristorante Conca D’Oro, La Santona, Lama Mocogno (link).
Itinerario: dalla SS12 in località Serpiano, prendiamo la strada che porta a Boccassuolo. Arrivati al Passo Cento Croci (1264 m) prendiamo a sinistra, sulla Via Vandelli, direzione Massa, fino ad arrivare in località Ferlari (1305 m), dove parcheggiamo.
Questa è una di quelle giornate in cui ci si chiede se è il caso, alla nostra età… pioggia, nebbia e un’umidità pazzesca. Dopo un attimo di smarrimento, ritroviamo la retta via che qui si chiama sentiero 573. Ci accompagna prima al Lago Cavo (1357 m), poi al Monte Rovinoso (1530 m), poi al Monte Sant’Andrea (1575 m) ed infine al Lagaccione (1520 m), una specie di torbiera intrisa di acqua, dove incontriamo, a destra, il sentiero 571 che ci porta sul Monte Alpesigola (1643 m). Oggi non possiamo pretendere nulla ma da qui si dominerebbe la valle del torrente Dragone che insieme a quella dello Scoltenna e del Leo compongono le tre vallate principali del Frignano. Ripercorriamo a ritroso lo stesso sentiero e lo manteniamo fino a quando torneremo ad incontrare la Via Vandelli (sentiero 579) che imboccheremo a sinistra in direzione Modena. Questo tratto della mitica via attraversa prima uno dei luoghi più famosi, La Fabbrica, e poi Capanno Guerri (1276 m) che è uno dei luoghi più belli e fotografati dell’intero Frignano. La Capanna Celtica, il prato, l’albero monumentale con il Monte Cimone sullo sfondo, sono quasi il simbolo dell’Appenino Modenese. Oggi possiamo solo immaginarlo anche se, per un attimo solo, un raggio di sole ci concede di intravedere il mitico albero in lontananza. Con la prospettiva di qualche reumatismo in più, siamo ormai molto vicini al punto di partenza…
Distanza totale 10.76 km, dislivello 597 m, tempo impiegato 3 h 25 m




























































