#175# 05/11/2021 Montecreto – Pino Solitario – Giardino Esperia – Monte Cavrile

Rimpiangendo il passato e sperando nel futuro senza mai essere soddisfatto del presente: così ho trascorso la mia vita.

Pyotr Ilyich Tchaikovsky,
morto 6 novembre 1893,
compositore.

Pranzo: agriturismo Casa Gianino, Acquaria, Montecreto (link).

Itinerario: partiamo dal parcheggio della Seggiovia Stellaro di Montecreto e prendiamo la parte di sentiero abbandonato che, dopo la ricongiunzione con il sentiero 459, porta al Pino Solitario. Il tratto è piuttosto ripido ma i colori autunnali aiutano ad attenuare la fatica. Una volta arrivati al Pino Solitario (1158 m) si gode di una splendida vista su Montecreto e sull’intera vallata del Torrente Scoltenna da una prospettiva non così usuale. Riprende la salita e, dopo aver incontrato il sentiero 457 che ci accompagnerà per un pochino, troviamo la prima neve che a quote superiori ai 1500 metri ha provveduto ad imbiancare l’intero crinale appenninico del Frignano. Crinale che oggi si manifesta con parsimonia perché una nebbia dispettosa ce lo concede a tratti. Arriviamo in corrispondenza del Giardino Esperia (1550 m) e qui imbocchiamo il sentiero 461, sotto l’occhio vigile del Monte Cimone, anch’esso estremamente volubile. Sfioriamo il Rifugio Cervarola e a Serra Golara (1300 m) optiamo per il sentiero 463 che, ingannevolmente, sembra più agevole. In realtà per chi vuole rientrare più comodamente verso Montecreto conviene proseguire sul 461 perché il sentiero 463, dopo un piacevole tratto pianeggiante fin sotto il Monte Cavrile (1360 m) e le sue grotte, precipita letteralmente sul piazzale della seggiovia e il tappeto autunnale delle foglie dei faggi, per di più bagnate, non aiutano di certo. Qualche piccola imprecazione sui tratti più esposti e scivolosi ma ce la facciamo.

Distanza totale 9.56 km, dislivello 780 m, tempo impiegato 3 h 45 m

Scarica il file GPS: (link)

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