#212# 28/07/2022 Rifugio Ninfa – Monte Cimone – Monte La Piazza – Lago Il Terzo – Lago Della Ninfa

La regola secondo me è:
quando sei a un bivio
e trovi una strada che va in su
e una che va in giù,
piglia quella che va in su.
È più facile andare in discesa,
ma alla fine ti trovi in un buco.
A salire c’è più speranza.
È difficile,
è un altro modo di vedere le cose,
è una sfida,
ti tiene all’erta.

Pranzo: rifugio Ninfa, Lago Della Ninfa, Sestola (link).

Itinerario: parcheggiamo nei pressi del Rifugio Ninfa (1545 m), immerso tra i faggi e gli abeti del Lago della Ninfa. Da qui prendiamo il sentiero 449 che abbandoniamo, temporaneamente, poco dopo l’arrivo della seggiovia della Ninfa perché decideremo di seguire la via più dolce per arrivare a Pian Cavallaro, quella che costeggia il Lago Pianone e non sale sulla Cresta Del Gallo e il Salto Della Capra.
Riprendiamo il sentiero 449 a Pian Cavallaro (1860 m) per iniziare la vera e propria ascesa al Monte Cimone e da qui in poi si chiama anche Sentiero Dell’Atmosfera per le preziosissime informazioni su clima ed atmosfera che si possono leggere sui pannelli illustrativi qui posizionati.
Raggiungiamo la vetta a 2165 m. Essere in cima a Sua Maestà regala sempre una certa emozione. Quest’anno non c’è possibilità di liberarci dalla nebbiolina da calura che limita la visibilità. Non riusciamo quindi a vedere compiutamente la Pianura Padana e le Alpi che sarebbero sullo sfondo a Nord. Stessa cosa, a Sud, per il Mare Tirreno e la Corsica. Ci accontentiamo dei più vicini Monte Cusna, Alpi Apuane, Libro Aperto, Corno Alle Scale. Bellissimo, comunque.
Iniziamo a scendere sul sentiero 447. Sfioriamo il Monte Cimoncino (2117 m) fino a raggiungere il Monte La Piazza (1870 m). Sulla nostra destra lo splendido anfiteatro naturale de Il Piano, in versione estiva. Versione leggermente dimessa rispetto agli sfarzi di altre stagioni, con contrasti di colore mozzafiato. Più in basso, la vallata di Fiumalbo che si spinge fino all’Abetone e, di fronte, il Monte Gomito con le sue piste da sci.
Noi scendiamo, a sinistra, sul sentiero 439 con ai nostri piedi l’altrettanto stupenda vallata, oggi verde smeraldo, del Torrente Fellicarolo, vigilata e protetta dal Libro Aperto e da Cima Tauffi.
Superato il punto più critico del percorso, in corrispondenza della Ruina Del Cimone, arriviamo nei pressi del Lago Il Terzo, di origine glaciale e quasi interamente ricoperto da uno strato di alghe chiamate “Lingua d’Acqua”.
Qui abbandoniamo il sentiero 439 per prendere, a sinistra, il sentiero che ci porta prima a Fontana Bedini (1632 m) ed infine al Lago della Ninfa.

Distanza totale 10.89 km, dislivello 685 m, tempo impiegato 3 h 57 m.

Clicca su “Maggiori informazioni” nella mappa sottostante per avere più dati (altimetria, stampa, traccia in formato “gpx” o altri, calcolo delle calorie).

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