Per quanto una situazione sia disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità.
Haruki Murakami,
nato 12 gennaio 1949, scrittore e saggista.
Pranzo: ristorante Locanda Romana, Trentino, Fanano (link).
Itinerario: la neve e il ghiaccio, questa volta, bloccano la nostra auto per cui la nostra escursione parte molto prima del previsto, poco sotto il borgo di La Teggia (924 m), sulla strada che da Fanano porta al Lago Pratignano. Nel primo tratto percorriamo la strada stessa mentre quando arriviamo a Cà Del Vento imbocchiamo il sentiero 405. Qui il sentiero è stato completamente “arato” dai cinghiali. Restiamo davvero impressionati dalla capacità devastatrice di questo, si fa per dire, simpatico abitante di questi luoghi. L’altezza della neve richiederebbe le ciaspole ma noi, per pigrizia, le abbiamo lasciate in auto. Oggi va così…
Con un po’ di fatica, poco dopo Il Monticello (1240 m), incontriamo dapprima il sentiero 403, poi il 401 ed infine il Lago Pratignano. Siamo all’interno del Parco Del Frignano, in bilico tra la valle del Fosso Ospitale e del Torrente Dardagna, sul confine tra le province di Modena e di Bologna, sullo sfondo il Corno Alle Scale. Per la verità l’appellativo “lago” appare usurpato in quanto la profondità dell’acqua è piuttosto esigua e la vegetazione ne occulta spesso e per gran parte la vista. In inverno poi la superfice è completamente ghiacciata e dal ghiaccio spuntano comunque, incredibilmente erette, le canne, confermando la loro proverbiale capacità di piegarsi ma non di spezzarsi. Costeggiamo il lago sul lato destro, sempre sul sentiero 401, per poi abbandonarlo poco prima di incontrare il sentiero 409 che porterebbe ad Ospitale per prendere, sempre a destra, un sentiero che ritorna indietro costeggiando il lago su una piccola altura da cui si gode un meraviglioso panorama sulla valle del Fosso Ospitale e su buona parte del Frignano, Monte Cimone e Monte Libro Aperto compresi. Da notare anche alcuni esemplari di faggio di dimensioni davvero gigantesche. Una volta tornati all’apice del lago, ripercorriamo il sentiero dell’andata solo con alcune digressioni sulla strada per evitare i tratti più ripidi.
Distanza totale 12.31 km, dislivello 476 m, tempo impiegato 4 h 05 m








































