La nebbia e la fatica tentano di nasconderci la bellezza delle cose.
Vittoria effimera.
Sappiamo che ci sono, insieme al verde e all’azzurro.
Le tramanderemo.
“Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I nostri giorni più belli non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto.”Nazim Hikmet,
morto il 3 giugno 1963, poeta.
Pranzo: ristorante Colò, Dogana Nuova, Fiumalbo (link)
Itinerario: dal parcheggio vicino al borgo di Bellagamba (1299 mt.) prendiamo il sentiero 493 che, con una salita costante tra i boschi, ci porta fino al sentiero 447. Lo imbocchiamo verso destra e, in breve, siamo sulla vetta del Monte Lagoni (1962 mt.). La nebbia limita la nostra vista. Siamo sulla serra che unisce il Monte Cimone con il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano con il suo monte Libro Aperto composto, in realtà, da due cime: il Monte Rotondo (1937 mt.) e il Monte Belvedere (1896 mt.). Non saliamo sulle vette del Libro Aperto, completamente coperto dalla nebbia, ma imbocchiamo il sentiero 495 che corre in parallelo, a quota più bassa, al sentiero 00 che coincide con l’Alta Via Dei Parchi che rimane sul crinale. Scendiamo piuttosto rapidamente fino a Foce Delle Verginette (1503 mt.) dove lo stesso sentiero 495 svolta a destra e ci riporta a Bellagamba.
Distanza totale 10.41 km, dislivello 713 mt., tempo impiegato 4h 00m.
Scarica il file GPS: (link)



























































