#221# 28/10/2022 Bellagamba – Monte Lagoni – Monte Libro Aperto – Foce Delle Verginette

Il buon cibo è il fondamento
della vera felicità.

Auguste Escoffier,
nato 28 ottobre 1846, cuoco.

Pranzo: ristorante Il Molino, Pievepelago (link).

Itinerario: arriviamo nel borgo di Bellagamba, sulla strada che da Fiumalbo porta all’Abetone, e ci sottoponiamo al rito della richiesta del parcheggio a Fernando, pastore e custode di questo lembo di terra e della sua capanna celtica adibita a fienile. Forse perché più acciaccato del solito, le pratiche per il visto oggi sono più celeri e senza particolari contropartite.
Prendiamo il sentiero 493 che, con una salita impegnativa e costante tra i boschi, ci porta fino al sentiero 447. Lo imbocchiamo verso destra e, in breve, arriviamo sulla vetta del Monte Lagoni (1962 m). Siamo sulla serra che unisce il Monte Cimone con il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano e che divide anche le due vallate principali del Frignano: la vallata dello Scoltenna e la vallata del Leo, prima che si congiungano per formare il fiume Panàro. Serra e crinale si incontrano dove due cime, Monte Rotondo (1937 m) e Monte Belvedere (1896 m), compongono il monte Libro Aperto.
Oggi ci sono le condizioni per salire su entrambe le vette. La prima (Monte Rotondo) più aspra, ripida e rocciosa, la seconda (Monte Belvedere) molto più tranquilla.
Scendendo, ci immettiamo sul sentiero 00 (qui coincide con Alta Via Dei Parchi, Sentiero Italia, Grande Escursione Appenninica) che ci porta, piuttosto rapidamente, fino a Foce Delle Verginette (1503 m) dove imbocchiamo, a destra, il sentiero 495 che ci riporta a Bellagamba.

Distanza totale 9.76 km, dislivello 870 m, tempo impiegato 4 h 03 m.

Clicca su “Maggiori informazioni” nella mappa sottostante per avere più dati (altimetria, stampa, traccia in formato “gpx” o altri, calcolo delle calorie).

2 pensieri riguardo “#221# 28/10/2022 Bellagamba – Monte Lagoni – Monte Libro Aperto – Foce Delle Verginette

  1. Sul Libro Aperto ci sono salita diverse volte, partendo dall’Abetone. E’ un po’ dura, ma ci se la può fare. E’ uno dei monti più belli dell’Appennino pistoiese, con le sue due “pagine” aperte e maestose…

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