Il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori.
È invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.
Fausto Coppi,
nato 15 settembre 1919,
ciclista.
Pranzo: rifugio Giovanni Santi, La Vetricia, Barga (link)
Itinerario: sulla strada che dal Passo Delle Radici porta verso San Pellegrino In Alpe, al Passo Del Lagadello, prendiamo la strada che costeggia il sentiero 00 e ci spingiamo fino al Passo Del Saltello (1599 m), dove lasciamo l’auto.
Siamo sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano che divide il Frignano e la Garfagnana.
La giornata è di quelle dove ci si interroga del perché si sia venuti. Il meteo non promette nulla di buono. La nebbia ci impedisce di vedere lo splendido susseguirsi di montagne (Monte Romecchio, il Colle Delle Vacche, le Cime Di Romecchio, la Cima Dell’Omo) che si rincorrono di fronte a noi. A destra ci sarebbe la catena delle Alpi Apuane. Sulla sinistra più vallate, pressoché incontaminate, i cui limiti sono S.Anna Pelago da un lato e la Val Di Luce dall’altro.
Abbandoniamo l’idea di proseguire sul crinale verso Cima Dell’Omo (1858 m) e decidiamo di proseguire sulla strada che scende verso il Rifugio Giovanni Santi La Vetricia (coincide con il Cammino Di Santa Giulia), in attesa di verificare se le condizioni meteo ci consentiranno qualche divagazione.
Arrivati al Rifugio decidiamo di metterci nelle mani della coraggiosa padrona di casa Chiara Rossi e della sua cucina…
Nel frattempo, diluvia.
Il ritorno, sulla medesima strada, sarà piuttosto bagnato…
Distanza totale 13.90 km, dislivello 419 m, tempo impiegato 4 h 37 m (compreso pranzo).
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