Chi ha diritto,
non ringrazia.
Carlo Cattaneo,
nato 15 giugno 1801, patriota e scrittore.
Pranzo: ristorante Da Dario, Fiumalbo.
Itinerario: partiamo poco sopra il centro dell’Abetone (1399 m) e prendiamo il Sentiero Del Tedesco (CAI 501).
Se siete fortunati come noi, sarete accompagnati da una guida di eccezione, uno splendido Border Collie che, alla fine, scopriamo chiamarsi SVEN.
SVEN ha una passione per gli escursionisti, purché dotati di zaino, che segue regolarmente. Così ci troviamo un simpatico compagno di viaggio che ha anche un’altra passione… correre dietro ad un sasso che, cortesemente, dopo averlo selezionato, vi inviterà a lanciare e che vi riporterà regolarmente. Poco importa se finisce in mezzo agli sterpi o in una sassaia. SVEN, in cambio di almeno 150 lanci del suo sasso, si tuffa in tutte le pozzanghere, vi coccola, vi fa ridere e fa selfie con voi… prezzo più che onesto direi.
Il Sentiero del Tedesco risale alla Prima Guerra Mondiale. L’esercito italiano aveva bisogno di legnami richiesti per la costruzione di ricoveri e di ponti. Il Corpo Reale delle Foreste decise dunque di creare dei campi di lavoro dove impiegare manodopera straniera proveniente dalle prigioni del fronte. Un nucleo di prigionieri fu collocato nella Val di Luce e fu realizzato un tracciato che consentiva ai deportati tedeschi di raggiungere i boschi che sovrastano l’Abetone.
Il sentiero è pressoché pianeggiante e attraversa le mitiche piste da sci dedicate a Zeno Colò. Le piste da sci non sono sempre i luoghi più belli. Facile trovare resti del passaggio delle belve umane, sia come rifiuti che come devastazioni. Ma qui nostalgia e ‘archeologia’ dei tempi d’oro le rendono piacevoli.
Dopo circa 3,5 km incontriamo il sentiero 503 e lo imbocchiamo alla nostra sinistra.
Siamo sul crinale che divide l’Abetone dalla Val Di Luce, superiamo il Rifugio Pulicchio e raggiungiamo la vetta del Monte Gomito (1885 m).
La vista è magnifica e unica. A sinistra il Monte Cimone e il Libro Aperto. Di fronte la Valle Del Sestaione e lo splendido Lago Nero. A destra la meravigliosa Val Di Luce, sovrastata dai Denti Della Vecchia, l’Alpe Tre Potenze, la Femmina Morta e il Passo di Annibale. Sullo sfondo lo spettacolo tra i più belli del Frignano: il crinale che va dal Passo Delle Radici, al Monte Giovo, al Monte Rondinaio.
Intercettiamo il sentiero 00 (qui anche GEA ed Alta Via Dei Parchi). Lo imbocchiamo sulla sinistra e raggiungiamo il Rifugio La Selletta (1680 m) per poi proseguire sul crinale che rappresentava il confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena e Reggio come testimoniano decine di cippi.
Nelle vicinanze dell’arrivo SVEN ci abbandona. Lo ritroviamo poco dopo, diligente, in un garage, vicino al suo padrone. Grazie SVEN, alla prossima escursione.
Distanza totale 10.09 km, dislivello 654 m, tempo impiegato 3 h 54 m.
Clicca su “Maggiori informazioni” nella mappa sottostante per avere più dati (altimetria, stampa, traccia in formato “gpx” o altri, calcolo delle calorie).


















































Certe frasi hanno un senso unico che non pretende altro fuori da quel contesto. Buona domenica.
Grazie! Troppo gentile!