#228# 16/12/2022 Via Vandelli (Barigazzo – Passo Di Cento Croci)

La vita non è altro
che una veloce successione
di cose inutili.

Jane Austen,
nata 16 dicembre 1775, scrittrice.

Pranzo: ristorante Eurobar, Vaglio di Lama Mocogno (link).

Itinerario: anche oggi partiamo con le migliori intenzioni. Nonostante le previsioni avverse, abbiamo in testa la Val Di Luce, il Passo Di Annibale, il Lago Piatto, il Dente Della Vecchia, il Monte Gomito, il Sentiero Del Tedesco, magari senza sereni orizzonti e magnifiche viste ma sotto una splendida nevicata.
La realtà è molto diversa… la Val Di Luce è desolata come non mai. Piove a dirotto e tutto è grigio e fradicio. Nulla di più triste dei luoghi che fondano la loro esistenza sulla neve quando questa non c’è.
Tornerà mai più la neve?
Cercando di capire come mai gli Dei delle Escursioni, dopo anni di smisurata benevolenza, ci abbiano abbandonato, ripieghiamo su quote più basse e, momentaneamente, meno grigie.
Parcheggiamo quindi, nelle vicinanze della Statale 12, sopra l’abitato di Barigazzo, in corrispondenza di Via Inferno che deve il proprio nome ai famosi “fuochi di Barigazzo”, generati da esalazioni gassose, che tanto interesse e tante leggende hanno alimentato nel corso dei secoli, partendo da Plinio il Vecchio nel trattato Naturalis Historia. A partire dal 1931 il gas è stato anche sfruttato attraverso una centrale di estrazione. Quando la convenienza economica è venuta meno, la centrale chiuse ed ora è diventata la sede de La Sorgente, felice connubio tra la produzione di alimenti naturali e un Centro Benessere.
Siamo sulla mitica Via Vandelli (in questo tratto anche sentiero 579) e la percorriamo fino al Passo Di Cento Croci. Il percorso è ragionevolmente pianeggiante, sempre attorno ai 1300 m.
Inutile dire che, ben presto, inizia a piovere a dirotto e la visibilità è tendente allo zero per cui non vedremo nulla di questa parte di Frignano, della vallata dello Scoltenna ai nostri piedi, del Monte Cantiere sulla nostra testa.
Mestamente, ritorneremo per la stessa strada, rinunciando a qualsiasi, ulteriore, velleità. Di questa escursione ci rimangono le immagini di immense pozzanghere, di boschi acquitrinosi e ruggine sedimentata nelle nostre ossa.
Pensare che uno dei motivi per cui la Via Vandelli venne rapidamente abbandonata nel 1700 era perché si snodava ad altezze troppo elevate, quindi troppo soggette a frequenti nevicate!
Tornerà mai più la neve?

Distanza totale 7.39 km, dislivello 330 m, tempo impiegato 2 h 01 m.

Clicca su “Maggiori informazioni” nella mappa sottostante per avere più dati (altimetria, stampa, traccia in formato “gpx” o altri, calcolo delle calorie).

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