È proprio quando
si crede che sia tutto finito,
che tutto comincia.
Daniel Pennac,
nato 1 dicembre 1944, scrittore.
Pranzo: ristorante Belvedere, Montese (link).
Itinerario: prosegue la nostra impavida esplorazione dei territori limitrofi. Torniamo nella valle del fiume Reno che abbiamo prevalentemente frequentato solo nella parte più alta, nei dintorni del monte Corno Alle Scale.
Questa volta ci fermiamo nel comune di Gaggio Montano, precisamente a Palazzo D’Affrico (520 m), dove parcheggiamo.
Da qui proseguiamo a piedi sulla strada asfaltata fino a raggiungere l’imboccatura dell’Anello Del Soprasasso (sentieri 162 e 162A) che qui coincide anche con la celeberrima Linea Gotica. Percorriamo l’anello in senso orario.
Il sentiero presenta qualche asperità ed è reso un pochino più arduo dalla presenza di umidità che rende particolarmente scivolose le foglie cadute recentemente. Alla luce dell’esperienza, meglio percorrerlo nell’altro senso.
In ogni caso, ne vale la pena. Il percorso sovrasta la rinomata e “stravagante” Rocchetta Mattei. Di fronte a noi il gioiello di Borgo La Scola e il Santuario di Montòvolo, al centro del Parco di Montòvolo-Vigese. La vista è straordinaria e spazia dall’intera vallata del fiume Reno, al monte Montòvolo (938 m), al monte Vigese (1091 m), fino a gran parte del crinale appenninico bolognese.
Raggiungiamo infine le Grotte Di Soprasasso (620 m). Senza parole. Il vento e l’acqua hanno fatto un’opera d’arte. Bellissime.
Chiudiamo l’anello e proseguiamo di fronte a noi con un sentiero di raccordo che ci porta prima al 166A e poi al 166, che imbocchiamo a destra. Poco più di un chilometro e siamo alle Grotte Di Labante (610 m). Altra occasione per rimanere a bocca aperta.
Il sentiero 166 in senso inverso e poi il 164 ci riportano al base di partenza.
Distanza totale 12.84 km, dislivello 695 m, tempo impiegato 4 h 02 m.
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